Cookie Consent by Free Privacy Policy website I fotonote di Claude Cahun, Ferdinando Scianna e Saul Leiter e abecedario fotografico di ferdinando scianna
luglio 03, 2023 - ContrastoBooks

I fotonote di Claude Cahun, Ferdinando Scianna e Saul Leiter e abecedario fotografico di ferdinando scianna

Torna in libreria con una nuova veste grafica la storica collana FotoNote, la serie di preziosi volumi tascabili, ognuno dedicato a un grande personaggio o a un tema-chiave della fotografia. L'intenzione di FotoNote – versione italiana della collezione Photo Poche, ideata e diretta da Robert Delpire – è di costruire nel tempo una "biblioteca dell'immagine": ogni volume presenta infatti un'accurata selezione di immagini, accompagnate da un testo critico, schede biografiche e riferimenti bibliografici aggiornati, che ne fanno uno strumento di consultazione pratico, immediato e affidabile. FotoNote tornano ora in libreria con una versione grafica diversa e colorata proponendo riedizioni aggiornate e nuove proposte. 

Volume inedito nell'ambito della collana FotoNote, quello di Claude Cahun presenta infatti una ricca selezione delle immagini più significative della grande fotografa, accompagnate da un'introduzione di François Leperlier. "Maschile? Femminile? Dipende dai casi. Neutro è il solo genere che mi si addice", così diceva di sé #claudecahun per cui #arte e vita non possono avere un genere, non possono essere rinchiuse entro binari stabiliti.

Il suo nome era Lucy Renée Mathilde Schwob, nata a Nantes nel 1894 da una famiglia di origine ebraica, ma sceglierà di chiamarsi #claudecahun. Il primo autoritratto alo compie a soli 19 anni, nel 1913; seguirà una lunga serie in cui esplorerà i temi fondamentali della sua ricerca artistica, come il travestitismo, la nudità, l'identità fluida in continua evoluzione, la ricerca tecnica ed estetica, il magnetismo delle immagini, le composizioni artistiche potenti intorno al corpo e alla sua plasticità. Presenza fondamentale nella Parigi surrealista, dove frequenta assiduamente André Breton, Tristan Tzara, Salvador Dalì, Man Ray, George Bataille, non smetterà mai di fotografare e fotografarsi anche quando, insieme alla compagna e musa ispiratrice Suzanne Malherbe (in #arte Marcel Moore), lascerà la capitale francese per sfuggire alle persecuzioni naziste, ritirandosi sull'Isola di Jersey. Qui si impegna attivamente nella Resistenza, appena la Germania prende in controllo delle Isole del Canale, tanto da essere arrestata e condannata alla pena capitale, da cui si salva grazie all'armistizio del 9 maggio 1945. Morirà a Jersey nel 1954.


Quello dedicato a Ferdinando Scianna rappresenta invece la versione aggiornata e rinnovata del #libro dedicato al grande maestro siciliano. Il volume raccoglie più di 60 immagini del fotografo, offrendo un compendio maneggevole ma accurato della sua vasta produzione in oltre cinquant'anni di carriera. 

Un termine che a #ferdinandoscianna piace, e che risuona nelle sue realizzazioni – siano queste immagini o testi e ricordi - è memoria. Tutto nasce, infatti, da un esercizio di memoria: le sue fotografie, i suoi tanti reportage, i suoi libri. La memoria riporta in vita i ricordi antichi, la memoria ci permette di guadare con occhi pieni di storia quel che ci sta intorno, la memoria riesce a ricostruire il filo di un'emozione, il senso di un percorso. "Il mondo, la vita, le persone mi appassionano". Scrive ancora Scianna. "Li fotografo per cercare di conoscermi, per esprimere i pensieri, i sentimenti, le emozioni che mi suscitano. Per conservarne una traccia". Immagini come tracce, insomma, che si sedimentano nella coscienza e nello sguardo, pronte a combinarsi in sequenze ragionate seguendo il filo di un pensiero, di un'emozione, di un impulso o di una ricerca.

Torna in una versione nuova e aggiornata anche il volume Saul Leiter, dedicato al grande interprete della street photography e della fotografia di moda americana, con oltre 60 immagini in bianco e nero e a colori. La selezione è accompagnata da un'introduzione dello storico dell'arte Max Kozlov. La figura di #saulleiter rispecchia quella del vero fotografo di strada che lascia lo studio per correre lungo i marciapiedi e cercare il ritmo della città nelle insegne al neon o nei visi dei passanti. Nato a Pittsburgh, Pennsylvania nel 1923, abbandona presto gli studi per trasferirsi, tra gli anni Quaranta e Cinquanta, a New York dove, mai come in quel periodo, si incrociano ricerche visive d'avanguardia. Leiter conosce Rothko, gli espressionisti astratti, Faurer e Smith; scopre la Street Photography e il lavoro di Cartier-Bresson. Le sue immagini rimangono sempre d'estrema originalità, rigorose e sognanti: un vero miracolo di equilibrio. Leiter riesce a dominare il colore nelle sue originali vedute cittadine dove i riflessi, le trasparenze, la complessità delle inquadrature, gli effetti a specchio si coniugano con una tecnica particolarissima nell'uso delle emulsioni realizzando, in questo modo, un unicum nel panorama fotografico. Una colorata, insolita e vibrante pastorale urbana.

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