Cookie Consent by Free Privacy Policy website Etica, paura e qualità sono i tre driver che spingono ad una maggiore attenzione alla sostenibilità
maggio 19, 2023 - Federdoc

Etica, paura e qualità sono i tre driver che spingono ad una maggiore attenzione alla sostenibilità

Il report “Sostenibilità è qualità” di Fondazione Symbola e Ipsos è stato presentato da #ermeterealacci, Presidente della Fondazione Symbola; #giangiacomogallaratiscottibonaldi, Presidente #Federdoc; Riccardo Ricci Curbastro, Presidente Equalitas; Ilaria Ugenti, Service Line Leader #corporate Reputation Ipsos.

Negli ultimi anni si è assistito ad una costante crescita dell’importanza che i cittadini attribuiscono al tema della #sostenibilità, entrato ormai nella quotidianità delle persone. Molti cittadini sono sempre più informati, più consapevoli e attivi, e quindi più disponibili a mettere in discussione abitudini consolidate, stili di vita e modelli di consumo ancorati al passato. Cosa spinge verso una maggiore attenzione e un maggior interesse per la sostenibilità? Come si spiega questo profondo cambio di atteggiamento e di prospettiva che sta investendo anche il nostro Paese, consentendo di superare le resistenze al cambiamento? Dalla ricerca svolta da Ipsos e Symbola lo scorso novembre sono emersi dei risultati sorprendenti i tre driver che spingono ad una maggiore attenzione alla #sostenibilità sono, in ordine crescente di importanza, l’etica (dà un contributo pari al 6,5%), la paura, in particolare per i cambiamenti climatici e per il futuro del pianeta, (contribuisce per il 37%) e la qualità (con un contributo pari al 56,5%).

Questa maggiore enfasi posta dagli individui sul concetto di qualità rappresenta una vera e propria svolta culturale, e porta con sé molte implicazioni di grande interesse. Innanzitutto, fino a non molti anni fa ciò che era associato alla #sostenibilità rappresentava un prodotto meno “efficace”, meno soddisfacente, scelto più per una questione valoriale a scapito di una piena soddisfazione.

 

Il rapporto ha voluto approfondire settori di particolare interesse per l’economia nazionale, in particolare il settore viti-vinicolo.

La #sostenibilità ambientale di un prodotto nel settore viti-vinicolo è sinonimo di qualità quando riesce a coniugare bontà - gusto, innovazione – ricerca, presenza di certificazioni ambientali.

Il 71 % degli intervistati in questa ricerca è disposto a pagare di più per i prodotti sostenibili del viti-vinicolo perché sono di qualità superiore. Agli occhi del cittadino il settore vitivinicolo deve prestare particolare attenzione alla coltivazione, quando si parla di #sostenibilità. Importanti anche la lavorazione, confezionamento e smaltimento.

 

Ermete Realacci, Presidente della Fondazione Symbola: “La #sostenibilità non è solo necessaria per affrontare la crisi climatica ma una straordinaria opportunità per rilanciare la nostra economia e produrre lavoro lo dimostra l’indagine condotta da Fondazione Symbola e Ipsos. La percezione di qualità dei beni prodotti in modo sostenibile spinge il consumatore verso acquisti più responsabili. Il #vino è un formidabile ambasciatore italiano nel mondo e l’indagine conferma il rapporto che c’è nel nostro Paese tra produzioni di qualità, paesaggio, innovazione e cultura. La #sostenibilità ambientale nel settore viti-vinicolo è una sfida che guarda al futuro, per il bene del #vino, del territorio, delle comunità. Scommettere su un’Italia che fa l’Italia è la chiave per rafforzare la nostra economia”.

 

Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi, Presidente #Federdoc: “La risposta che arriva dai consumatori e che vede la qualità come elemento base anche di un discorso legato alla #sostenibilità e un messaggio fondamentale per il mondo produttivo del nostro settore. Preme sottolineare come il mondo del #vino, prima di molti altri, si era già mosso in tal senso, ponendo la ricerca della qualità ai vertici della propria attività. I nuovi segnali non faranno altro che aumentare i nostri sforzi in tal senso, con una qualità del prodotto che si sposi con un senso dell’etica che deve necessariamente appartenere a tutti gli elementi della filiera”.

Riccardo Ricci Curbastro, presidente Equalitas: “Quando nel 2015 #Federdoc ed i suoi partners hanno dato vita allo standard Equalitas per la #sostenibilità del settore vitivinicolo l’argomento sembrava futuribile, un volo pindarico. Oggi, dopo solo 8 anni, questa ricerca ci restituisce una analisi delle aspettative di un mercato del #vino a D.O. che comincia a chiedere esattamente quello che Equalitas certifica: etica, attenzione ai dipendenti, collaborazione con le comunità sono richieste da oltre il 30% dei consumatori. Affiancati alle richieste di gusto, certificazioni ambientali, origine e certificazioni abbiamo esattamente il quadro della #sostenibilità Equalitas, risposte concrete e certificate a domande che ogni consumatore si pone circa il proprio impatto sulla terra e sul suo futuro”.

Ilaria Ugenti, Service Line Leader #corporate Reputation Ipsos: “Grazie alle ricerche che abbiamo condotto negli ultimi anni sulla #corporate Social Responsibility, abbiamo compreso che esistono 3 forze che spingono il consumatore a compiere scelte sostenibili: l’etica, la paura e la qualità. Con questo studio abbiamo voluto comprendere il peso delle 3 forze. Nell’attuale contesto, l’etica si colloca all’ultimo posto, la paura ha un peso rilevante ed è la qualità che rappresenta il principale driver nelle scelte di consumo sostenibile. E questo è ancora più vero nel viti-vinicolo, uno dei settori di eccellenza del nostro Paese, dove essere sostenibili è bene per l’ambiente, per il consumatore e per il produttore. Perché si acquista in qualità”.

Il report si può scaricare su www.symbola.net