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ottobre 19, 2021 - Deloitte

Deloitte: l'aumento dei prezzi preoccupa i consumatori italiani

  • Il 69% degli italiani è preoccupato che i prezzi dei prodotti che acquista regolarmente cresceranno nei prossimi mesi e il 52% sta rimandando grandi acquisti
  • Il 39% dei consumatori si sente sicuro a recarsi in teatro, al cinema, ai concerti o ad eventi sportivi (+10% rispetto a settembre)
  • Più di 4 italiani su 10 rimandano l'acquisto di una nuova auto
  • Si rileva una ripresa nel settore del business travel, con 1 consumatore su 2 che intraprenderà un viaggio di lavoro nei prossimi mesi

 

Milano, 19 ottobre 2021 – In questa fase di ripresa economica post-pandemia che sta caratterizzando il nostro Paese e l'Europa, i consumatori italiani si sentono più sicuri a rientrare in ufficio, andare al ristorante, vedere uno spettacolo dal vivo e viaggiare, ma allo stesso sono preoccupati per l'aumento dei prezzi al consumo e questo potrebbe avere ripercussioni sulle loro capacità di spesa.

È questo il quadro fornito dal Deloitte State of the Consumer Tracker, un osservatorio mensile che coinvolge un panel di 22.000 consumatori in 22 Paesi nel mondo. Lanciato nell'aprile 2020 con lo scopo di avere aggiornamenti sul sentiment dei consumatori in pandemia, a partire da ottobre 2021 l'osservatorio si presenta in veste rinnovata, con nuove domande più attuali rispetto al contesto che stiamo vivendo. Le rilevazioni, come di consueto, proseguiranno in maniera mensile.  

Per i consumatori italiani crescono le preoccupazioni economico-finanziarie

Nell'ultimo mese, gli italiani risultano preoccupati soprattutto da tematiche di natura economica, un trend accentuatosi dopo la recente stagione estiva. Infatti, risulta particolarmente alto il timore dell'aumento dei prezzi dei beni di consumo: il 69% teme un rialzo nei prossimi mesi. Si tratta di un timore condiviso dalla maggior parte dei paesi coinvolti nell'analisi, con percentuali anche superiori a quelle dell'Italia: Stati Uniti (72%), Francia (75%), Germania (76%), Spagna (83%). Meno preoccupate del nostro paese parrebbero le economie del nord Europa (Danimarca 42%, Svezia 44%, Norvegia 47%, Svizzera 50%, Olanda 62%) e la Cina (54%) che riportano comunque percentuali elevate.

Se guardiamo ai rischi economico/finanziari in Italia, la preoccupazione principale riguarda i propri risparmi (54% vs 34% ad inizio settembre), seguita dall'ipotesi di non poter fare acquisti importanti per lungo tempo (52% vs 39%) e dall'idea di non essere in grado di rispettare i pagamenti e indebitarsi (37% vs 24%). 

In generale, nell'arco dei mesi passati, il 61% degli italiani ha provato un senso di incertezza costante, un fattore che certamente ha influito sulla propensione al risparmio (il 62% è propenso a risparmiare per il futuro) ed influirà anche nei prossimi mesi sulle scelte di consumo. 

Con campagna vaccinale e #green pass, gli italiani si sentono più sicuri

Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare

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