“A voi tutti va il mio più sincero ringraziamento, perché la vostra presenza dimostra quanto questa giornata abbia assunto anche un significato simbolico che travalica i nostri confini naturali, quelli del #design e del legno-arredo, orgoglio del Made in Italy nel mondo. Se siamo qui a inaugurare la più importante fiera internazionale del #design, significa che tutti insieme abbiamo lavorato affinché questo “miracolo” della ripartenza si realizzasse”.
Queste le parole con cui #claudiofeltrin, presidente di #federlegnoarredo, ha aperto il suo discorso durante la manifestazione di inaugurazione del #Supersalone alla presenza del Presidente della Repubblica.
“La presenza del Presidente Mattarella - dice Feltrin - è la conferma della bontà della scelta fatta a fine aprile. Abbiamo avuto lecite incertezze, prima di confermare l’edizione di settembre. Ma alla fine il coraggio di accettare la sfida ha prevalso e nel momento più difficile abbiamo dimostrato di essere leader. Non solo per i buoni risultati in questo inizio d’anno, ma per la decisa volontà di esserci e difendere il primato assoluto del Salone del Mobile di Milano nel mondo anche se in una formula nuova e unica. Riaffermarlo oggi era un preciso dovere e dobbiamo essere orgogliosi di esserci riusciti”.
“Ammetto di essere emozionato parlando di fronte al Presidente della Repubblica, a nome di #federlegnoarredo e degli imprenditori che hanno reso il nostro uno dei settori trainanti per l’economia del Paese. Un settore che pesa il 5% del Pil nazionale, con un valore di produzione di 39 miliardi di euro, di cui 15 destinati all’export e un saldo commerciale attivo di 7,6 miliardi di euro. Con questo carico di responsabilità - sottolinea Feltrin - sappiamo di avere quattro importanti sfide da affrontare: per prima la sostenibilità, che ci vede impegnati nella realizzazione di un manifesto che ci auguriamo di poter presentare a novembre durante la conferenza sul clima di Glasgow. Poi la digitalizzazione delle imprese, soprattutto le più piccole. La gestione responsabile del nostro patrimonio boschivo, per valorizzare il nostro legname e gli impianti di prime lavorazioni, per dar vita a un ciclo virtuoso che unisca istanze ambientali ed economiche, per toglierci dall’imbarazzante posizione di dover importare l’80 per cento del nostro legname dall’estero. E infine l’armonizzazione delle certificazioni dei prodotti certificazioni che somigliano sempre più a barriere d’ingresso.
Ecco - conclude il presidente di #federlegnoarredo - su questo, credo che l’Europa dovrebbe fare gioco di squadra come un mercato unico richiederebbe, e impegnare le proprie energie a vigilare su quanto alcune potenze come Russia e Cina stanno mettendo in atto per difendere i propri mercati. Queste sono sfide ambiziose che cercheremo di vincere, sperando di poter contare sul confronto e la collaborazione di tutte quelle energie positive e propositive che, proprio oggi, sono qui per festeggiare con noi la ripartenza”.
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