Milano, 19 luglio 2021 – Storia, cultura, cambiamenti sociali ed economici, gioie e dolori dell'essere umano e molto di più: questo è ciò che la musica, con infinite combinazioni di generi e contaminazioni, racconta da secoli. E il suo potere, che sia di puro intrattenimento o d'impegno, è ben noto a tutti.
Oggi, seppur le modalità d'ascolto – sempre più orientate alla mobilità – siano cambiate, la musica resta una costante nella quotidianità degli utenti. La conferma arriva anche dal 57% degli intervistati da Wiko che, nell'ultimo #sondaggio condotto all'interno della sua Instagram community, si dichiara un music-addicted. Le app e i servizi di streaming su smartphone (87%) e gli auricolari true wireless (72%) sono gli strumenti preferiti per ascoltare le proprie playlist del cuore. Come i Buds Immersion, l'ultima proposta di Wiko con doppia cancellazione del rumore e un'autonomia fino a 20 ore.
Se, da un lato, l'80% dei rispondenti afferma di dare più chance all'ascolto di una canzone per capire se incontra effettivamente il proprio gusto, il 20% è per "buona la prima". O piace subito o "non s'ha da ascoltare". Mentre il trend che emerge in positivo, più in generale, è l'apertura verso la scoperta di nuovi generi, anche di nicchia, per allargare i propri orizzonti (71%).
Anche Angelica - al secolo #angelica Schiatti - cantante, autrice e musicista italiana, fresca della presentazione del suo nuovo album "Storie di un appuntamento" con l'etichetta Carosello Records, interpellata da #wiko, consiglia di aprirsi e sperimentare. "Ai più curiosi consiglio di ascoltare la musica psichedelica contemporanea: nonostante non sia più una nicchia, secondo me in radio non passa abbastanza".
Un'ulteriore dimostrazione della natura "democratica" della musica: un linguaggio senza confini e senza limiti, per chiunque.
Davvero poca, invece, la differenza – secondo il #sondaggio condotto da #wiko - tra chi preferisce ascoltare canzoni in momenti di felicità (57%) piuttosto che di tristezza (43%).
"Quando sono serena tendo ad ascoltare qualcosa che mi carichi e che prolunghi quella felicità, ad esempio il brit rock di inizio anni duemila – dichiara #angelica. "Se mi sento triste o nostalgica, mi butto nel dream pop e, per contrastare la gelosia, cerco conforto nelle voci femminili di velluto retrò. Se invece sono arrabbiata difficilmente riesco ad ascoltare musica perché mi innervosisce tutto; quando invece cerco l'ispirazione non c'è niente di meglio delle colonne sonore dei grandi maestri del '900 per trovarla" – continua la cantautrice.
Tutti d'accordo sul fatto che le note siano sempre la scelta migliore di fronte a momenti d'ira, che sia per ritrovare lo zen con una playlist relax (59%) o sfogarsi con il giusto mix di rock e metal (41%). La maggioranza dei partecipanti alla survey non rinuncia a un sottofondo musicale anche mentre lavora: è immancabile per il 59% degli utenti.
Ebbene sì, è proprio vero! Per il 72% dei rispondenti con la musica si riescono a raccontare emozioni e stati d'animo che spesso con le parole non si riesce a comunicare.
Ma allora come creare la playlist perfetta per ogni mood, senza tempo e senza età?
"Una playlist è un po' come un disco: deve essere un viaggio da fare anche restando fermi. È più entusiasmante se è variegata, piena di curve e saliscendi, scorci inaspettati e salti in epoche improbabili, per sognare di spostarsi anche attraverso il tempo", dichiara #angelica.
Se non si fosse capito, prendersi cura di sé passa anche dalla musica che si sceglie di ascoltare. Non resta, dunque, che premere "play"!
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