Cookie Consent by Free Privacy Policy website Una linea di vini biologici dedicata all’export: la svolta green di Tinazzi
maggio 11, 2021 - tinazzi

Una linea di vini biologici dedicata all’export: la svolta green di Tinazzi

Il gruppo di cantine con sede a Lazise e produzioni in Veneto e Puglia presenta la sua nuova linea biologica, composta da 10 nuovi vini di territorio e dedicata al mercato internazionale. Russia, Polonia, Europa tradizionale, Cina e Usa tra i mercati di riferimento per la linea #bio, caratterizzata da un packaging fresco e innovativo e dalla novità del tappo stelvin.

Tinazzi, importante gruppo di cantine con sede a Lazise e produzioni in Veneto e Puglia, si candida a diventare il primo produttore italiano a proporre un’intera linea di vini biologici interamente dedicata al mercato internazionale.

«Tinazzi investe sulla qualità, sulla ricerca e sulla comprensione dei bisogni del consumatore – afferma il titolare del gruppo Gian Andrea Tinazzi –. Mai come nell’ultimo anno, infatti, è cresciuta l’attenzione verso uno stile di vita più attento e rispettoso dell’ambiente. Questo rispetto della filiera di approvvigionamento si traduce in una maggiore attenzione alla qualità della vita: la nostra vita e quella delle nostre famiglie.»

I risultati della ricerca

Secondo una ricerca condotta da AstraRicerche per Tinazzi in 5 diversi mercati (Russia, Polonia, Europa tradizionale, Cina e Usa) la maggior parte dei consumatori abituali di #vino reputa i prodotti biologici più sicuri per la salute (76,5%) e in grado di preservare la natura e l’ambiente (75,6%). Il 78.5% dei consumatori, inoltre, si è detto interessato al #vino biologico.

La nuova linea Bio

La nuova linea di vini è composta dalla selezione delle migliori uve provenienti da agricoltura biologica: Cabernet Trevenzie Igp, Merlot Igp Trevenezie, Corvina Verona Igp, Pinot grigio delle Venezie Dop e Garganega Igp in Veneto e Primitivo Puglia Igp, Negroamaro Puglia Igp, Rosso Puglia Igp, Chardonnay Puglia Igp e Malvasia Bianca Igp in Puglia.

Il packaging

Dalla selezione delle uve nascono 10 nuovi vini presentati in un packaging accattivante che richiama la natura attraverso etichette #green con rimandi al mondo della natura. Gli animali di riferimento scelti per le etichette sono le farfalle per le etichette pugliesi e gli uccelli per le etichette venete. Per la linea veneta i nomi ricordano quelli dei volatili in dialetto veneto come Tordina, Cercero o Franguel, mentre per la linea pugliese i nomi derivano dalla storia della regione tra cui Pipièle, Mamajànna e Furèse, personaggi e identità della tradizione popolare. Il packaging si completa infine con la novità del tappo stelvin.

Tra gli elementi più rilevanti emersi dalla ricerca anche un interesse positivo verso il tappo a vite, considerato dagli intervistati facile da aprire e utile per poter richiudere facilmente la bottiglia, mantenendo la qualità del prodotto. Questa tipologia di chiusura, inoltre, previene le alterazioni degli aromi e del gusto del #vino, più frequenti con il tappo in sughero.

La distribuzione

La linea di vini biologici #tinazzi sarà distribuita sia nella GDO sia nei negozi specializzati degli oltre 55 Paesi in cui l’azienda è presente, mentre in Italia i 10 nuovi vini sono già acquistabili online sull’e-commerce di #tinazzi al link: shop.tinazzi.it.

La GDO continua a essere un riferimento importante per il mercato del #vino all’estero: alla domanda «quale canale di vendita è più conveniente o affidabile per lei» o «dove si aspetta di trovare questi vini», il 48% dei consumatori ha indicato i supermercati, il 30,8% le catene di negozi specializzati in prodotti biologici e il 21,2% le piccole enoteche.

TINAZZI

I #tinazzi, nell'antica tradizione veronese, erano recipienti simili a botti dove si metteva l'uva pigiata a fermentare: una famiglia legata al #vino persino nell'origine del nome. Non può che cominciare con questo curioso aneddoto la storia di #tinazzi, che inizia alla fine degli anni Sessanta a Cavaion Veronese (Vr), grazie all’impegno e alla passione di Eugenio #tinazzi.

Gian Andrea Tinazzi, figlio del fondatore, all’epoca ancora diciottenne, segue subito il padre nella conduzione dell’impresa e allarga progressivamente gli orizzonti dell’azienda sia in termini di #produzione che di mercati. Animato da uno spirito vivace, intraprendente e proattivo, trasforma negli anni l’azienda di famiglia da una realtà locale, che vende vini veneti DOC a piccole realtà del lago di Garda, all’attuale importante Gruppo esteso tra Veneto e Puglia, regione di grande carattere e dalle crescenti potenzialità qualitative, in cui i #tinazzi sono presenti dal 2001. Sotto la sua guida il gruppo produce vini d’alta qualità, venduti in 55 Paesi nel Mondo. Un'intuizione che ha portato l'azienda a diventare una delle più interessanti realtà della viticoltura italiana, con oltre 100 ettari di vigneti di proprietà e un'ampia proposta di iniziative legate alla cultura contadina e all'accoglienza.

Gli importanti premi internazionali, come i riconoscimenti di rinomate riviste come Wine

Spectator, Wine Enthusiast e Decanter sono solo l'ultimo tassello della storia dei vini.