Cookie Consent by Free Privacy Policy website Covid: Uecoop, in giornata felicita' scontento 1 italiano su 2
marzo 19, 2021 - Uecoop

Covid: Uecoop, in giornata felicita' scontento 1 italiano su 2

Nell'anno del Covid più di 1 italiano su 2 (55,5%) è insoddisfatto della propria vita con l'incertezza sulle prospettive future per salute e #lavoro che condiziona le previsioni dei prossimi cinque anni. E' quanto emerge dall'analisi dell'Unione europea delle cooperative (Uecoop) su dati dell'ultimo rapporto Bes Istat in occasione della Giornata mondiale della felicità sabato 20 marzo 2021. 

Sul podio delle regioni dove prevalgono gli scontenti ci sono nell'ordine la Campania (68,3%), la Sicilia (60%) e il Lazio (58,9%) mentre al contrario è al Nord che si concentrano le quote minori di insoddisfatti dal Trentino Alto Adige (37,8%) alla Valle d'Aosta (46,3%), dal Friuli Venezia Giulia (50,4) alla Lombardia (51,1%) con Emilia Romagna e Veneto a pari merito (51,5%).

La crisi economica e l'emergenza sanitaria stanno condizionando la percezione di famiglie e imprese sulla situazione attuale e sul medio periodo con solo poco più di 1 italiano su 4 (28,9%) che esprime un giudizio positivo sulle prospettive future. Un trend pessimista influenzato – sottolinea #uecoop – dalla lunga guerra contro il Covid che sta logorando il tessuto #sociale e imprenditoriale. 

Nel 2020 hanno chiuso quasi 100 imprese cooperative ogni mese con quasi tutti i settori colpiti – spiega l'analisi di #uecoop su dati Unioncamere – dalle costruzioni ai servizi, dalle attività professionali allo spettacolo, dalla sicurezza al commercio, dalla logistica all'istruzione per un comparto cooperativo che a livello nazionale impiega oltre un milione di persone. 

Fra le imprese cooperative – rileva l'ultima indagine #uecoop - 1 su 5 (21%) pensa che nel 2021 non ci sarà alcuna ripresa a causa delle pesanti conseguenze dell'emergenza Covid con bilanci in rosso, tagli del fatturato e crollo dei consumi, mentre per oltre la metà delle aziende (51%) teme che ci vorrà almeno un anno per vedere la partenza di qualche piano legato alle risorse europee. 

Una situazione preoccupante – evidenzia #uecoop – che rende ancora più urgente da una parte lo sblocco e il potenziamento del piano vaccinale per uscire prima possibile dalla situazione di emergenza e dall'altra serve un rapido ed efficiente utilizzo delle risorse europee del Recovery Plan. Anche se il 65% delle imprese – conclude #uecoop – pensa che bisognerà aspettare almeno la seconda metà del 2021per una ripresa dell'economia.

News correlate

aprile 19, 2023
settembre 22, 2022
giugno 27, 2022

Con le consegne a zero emissioni, grazie al motore elettrico, farà risparmiare circa 39 tonnellate di CO2 l’anno.Si chiama Emilio ...

SONO 300MILA GLI OSPITI DELLE RESIDENZE IN TUTTA ITALIACon i costi delle bollette che balzano del 166% in un anno è emergenza rett...

SPINTE DA BONUS MATTONE CON VOGLIA SICUREZZA ITALIANILa ripresa del #mercato del mattone fa bene all’Italia con un aumento delle c...

Ti potrebbe interessare anche

giugno 15, 2022
aprile 01, 2022
marzo 15, 2022

Rischio colpi di calore per 4,5 milioni di anziani over 80 alle prese con il balzo delle temperature oltre i 35 gradi e vere e pro...

Cooperative sociali in prima linea al fianco delle famiglie in difficoltàSono oltre 20mila i bambini che soffrono di un disturbo d...

Bene l’appello di Bankitalia con quasi 1 impresa su 5 (18%) che attende aiuti per il caro bollette, per fare fronte all’esplosione...