Cookie Consent by Free Privacy Policy website La punta di diamante della famiglia GT Nuova Mercedes-AMG GT Black Series
ottobre 05, 2020 - Mercedes-Benz

La punta di diamante della famiglia GT Nuova Mercedes-AMG GT Black Series


Affalterbach.  Il motore V8 AMG di serie più potente di tutti i tempi, il design più espressivo, l'aerodinamica più sofisticata, il mix di materiali più intelligente, la grande vicinanza con il mondo delle corse: in Nuova Mercedes-AMG GT Black Series (consumo di carburante combinato 12,8 l/100 km, emissioni di CO2 combinate 292 g/km)[1] i progettisti di Affalterbach hanno dato il meglio di sé sotto ogni aspetto. La nuova supersportiva esprime tutta l'esperienza accumulata dal marchio nell'automobilismo sportivo, ma anche la lunga competenza nello sviluppo di #auto complete, che entusiasmano da tutti i punti di vista. Il prodotto finale vanta una potenza di 537 kW (730 CV) erogati da un motore V8 con albero motore piatto, insieme a un'aerodinamica attiva e a un design che deriva direttamente dall'attuale #auto da corsa AMG GT3. 

Dal 2006 la denominazione “Black Series” identifica in Mercedes-AMG una tipologia di #auto molto particolari, caratterizzate da una sportività che non ammette compromessi, da un design espressivo e dal più sistematico trasferimento di tecnologia dal Motorsport alla produzione di serie. I modelli Black Series sono rarità automobilistiche esclusive. Non vengono sviluppati per scomparire nei garage dei collezionisti, bensì per essere guidate con il massimo dinamismo sui circuiti chiusi al traffico, nonostante l'omologazione per la circolazione su strada. Nel solco della tradizione, #amggtblackseries si distingue ancora una volta: si tratta infatti della Mercedes-AMG più potente dotata di motore V8 di serie ed è capace di adattarsi con grande versatilità alle condizioni specifiche dei diversi tracciati di gara. 

Per sottolineare la rivisitazione di questa supersportiva, gli specialisti dei motori di Affalterbach hanno perfezionato ulteriormente il collaudato V8 biturbo da 4,0 litri, mantenendo le già ottime proprietà di guidabilità, erogazione di potenza e sviluppo della coppia. Gli obiettivi fissati erano chiari: incrementare nettamente la potenza rispetto al modello top della gamma AMG GT, rendere la risposta ancora più immediata, garantire la massima agilità. Tutto questo richiedeva un intervento radicale, che si è tradotto in un nuovo albero motore piatto.

[1] I valori indicati sono stati rilevati con le tecniche di misurazione prescritte. Si tratta dei “valori di CO2 NEDC” rilevati ai sensi
dell’art. 2 n. 1 del Regolamento di esecuzione (UE) 2017/1153. I valori relativi al consumo di carburante sono stati calcolati sulla base di questi dati.

Configurazioni diverse per i motori V8 

Nel configurare un motore V8 i progettisti hanno un importante margine di manovra, ossia la disposizione dei perni di biella sull'albero motore, che ha effetti sulla caratteristica della catena cinematica. Nei motori V8 sono comuni due versioni: l'albero motore “crossplane” o “a croce”, nel quale i perni di biella delle quattro coppie di cilindri sono disposti in un angolo di 90 gradi tra loro (soluzione adottata finora da AMG in tutti i motori V8), oppure l'albero motore “flatplane” o “piatto”, nel quale tutti i perni di biella sono sfalsati tra loro di 180 gradi rispetto a un piano comune. 

Osservando un albero motore crossplane frontalmente si riconosce la croce da cui deriva la sua denominazione. I vantaggi di questi alberi motore sono la grande silenziosità di funzionamento e la coppia elevata ai bassi regimi. Un'altra peculiarità del motore V8 crossplane è il sound caratteristico. Per poter sfruttare in modo ottimale la cilindrata e quindi la potenza, nel motore V8 biturbo da 4,0 litri i tecnici AMG hanno spostato il lato di scarico nella “V” interna calda delle due bancate cilindri. 

Colonne di gas a oscillazione uniforme per una potenza ancora superiore 

Un altro modo per aumentare la potenza prevede l'impiego di un albero motore piatto: nel V8 flatplane sembra quello di un quattro cilindri in linea, ad eccezione dei perni di biella più larghi, che nel V8 presentano due bielle ciascuno. Nel V8 flatplane l'accensione salta da una bancata cilindri all'altra, migliorando ulteriormente lo scambio di gas. La sequenza di accensione caratteristica con l'angolo dell'albero motore sfalsato di 180 gradi è: 1-8-2-7 4-5-3-6. Sul lato di scarico e su quello di aspirazione si verificano così colonne di gas dall'oscillazione più uniforme, le cui risonanze possono essere facilmente sfruttate per incrementare la potenza. Il vantaggio principale è il tempo di risposta ancora più immediato. 

Il motore V8 di serie più potente di Mercedes-AMG 

Benché il nuovo motore di GT Black Series si basi sul V8 biturbo AMG da 4,0 litri con lubrificazione a carter secco, per via delle numerose modifiche è noto internamente con il nuovo codice M178 LS2. Il motore eroga una potenza di 537 kW (730 CV) a 6.700-6.900 giri/min e sviluppa una coppia massima di 800 Nm a 2.000‑6.000 giri/min. Nuovi alberi a camme e nuovi collettori di scarico sono adattati alla nuova sequenza di accensione e migliorano ulteriormente lo scambio dei gas.  

Come nel modello di punta dell'AMG GT Coupé a quattro porte, i due turbocompressori a gas di scarico twin scroll adottano cuscinetti volventi, con la conseguente ottimizzazione del tempo di risposta. Tuttavia, nella Black Series i turbocompressori hanno una girante più grande e complessivamente sono in grado di convogliare 1.100 kg di aria all'ora. Per fare un confronto, in AMG GT R sono 900 kg/h. 7.000 giri/min di regime costante non presentano criticità, mentre a 7.200 giri/min il regime viene regolato. Gli intercooler più grandi garantiscono che la temperatura dell'aria di sovralimentazione venga sempre mantenuta nell'intervallo migliore. La particolarità della nuova catena cinematica è documentata anche dalla targhetta apposta sul motore, realizzata in nero. 

Da 0 a 200 km/h in meno di nove secondi 

Cosa fa il motore con AMG GT Black Series? Le conferisce un carattere unico, che si rispecchia non solo nella modalità di erogazione della potenza, ma anche nella particolare sonorità. Inoltre garantisce prestazioni sorprendenti: la due posti raggiunge i 100 km/h da ferma in 3,2 secondi e i 200 km/h in meno di nove secondi. La velocità massima tocca i 325 km/h, consentita tuttavia solo su circuiti chiusi al traffico. 

Cambio 7G SPEEDSHIFT DCT AMG modificato 

La forza alle ruote posteriori è trasmessa dal cambio a doppia frizione a sette marce 7G SPEEDSHIFT DCT AMG, che come in tutti i modelli AMG GT è in configurazione transaxle sull'asse posteriore per una distribuzione ideale del peso. Il cambio è stato modificato per l'impiego in #amggtblackseries e adattato alla coppia incrementata di 800 Nm. I limiti del comportamento di innesto e dei tempi di risposta sono stati migliorati e resi ancora più idonei all'impiego su pista. 

Complessivamente si riscontra una chiara differenziazione della manovrabilità generale, dal momento che è stata resa più agile non solo la risposta del pedale dell'acceleratore e del motore, bensì anche i programmi di attivazione, il comportamento allo spunto e i cambi marcia. Ora la funzione Race Start è ancora più emozionante grazie al numero di giri superiore in partenza, alla regolazione più sensibile dello slittamento delle ruote e agli pneumatici sportivi adatti all'impiego in pista. Inoltre il raffreddamento del cambio è stato adattato per far fronte alle esigenze più elevate e anche i rapporti di trasmissione sono stati leggermente modificati. 

Il collegamento tra motore e cambio è svolto dal cosiddetto “torque tube”: realizzato in carbonio e dal peso di soli 13,9 chilogrammi, è del 40% circa più leggero del corrispondente in alluminio – dal peso già ottimizzato – montato in AMG GT. Come componente strutturale della catena cinematica transaxle, costituisce un collegamento estremamente resistente alla flessione e alla torsione tra motore e cambio. Consente di realizzare un collegamento con la catena cinematica molto diretto e vantaggioso dal punto di vista della dinamica di marcia e, inoltre, contribuisce a ripartire i pesi della vettura in modo equilibrato. Anche l'albero di trasmissione che ruota all'interno viene realizzato in carbonio leggero. 

Aerodinamica affinata per una dinamica di marcia eccezionale 

Non è solo sui circuiti veloci che l'aerodinamica affinata concorre in misura determinante alla dinamica e stabilità di marcia elevate. Come è già accaduto per AMG GT R e AMG GT R PRO, anche per quest'auto gli esperti di aerodinamica e i designer hanno lavorato fianco a fianco, perché nella Black Series vale più che mai la regola “form follows function”. 

L'affinità con i modelli da corsa AMG GT3 e AMG GT4 è quanto mai evidente sia dal punto di vista estetico che tecnico. Si inizia con la nuova presa d'aria di raffreddamento nettamente più grande, derivata direttamente dall'auto da corsa AMG GT3. La mascherina del radiatore presenta listelli verticali cromati scuri. Visto che ora anche i radiatori dei passaruota ricevono l'aria direttamente dalla presa d'aria centrale, è stato possibile omettere quelle laterali aggiuntive nella grembialatura anteriore. Flic a forma di falce ottimizzano il flusso d'aria, incrementando la deportanza sull'asse anteriore e migliorando il raffreddamento dei freni. Gli air curtain indirizzano il flusso d'aria in modo mirato verso le ruote. Grazie anche ai flic davanti alle ruote è stato così possibile abbassare il coefficiente di resistenza aerodinamica e incrementare la deportanza. Quindi il nuovo linguaggio formale coniuga, nel frontale, la massima efficienza per l'aria di raffreddamento con una minore resistenza aerodinamica e un livello di deportanza maggiore. 

Lo splitter frontale in look carbonio è regolabile manualmente su due livelli (“Street” e “Race”, quest'ultimo esclusivamente per l'impiego in pista), adattandosi quindi alle diverse condizioni del fondo stradale. Quando è estratto in avanti (posizione “Race”), al di sotto del frontale si crea un diffusore anteriore che assume la forma di profilo alare rovesciato. In funzione della velocità di marcia questo elemento si abbassa ulteriormente per effetto della depressione crescente, con la conseguenza che il flusso d'aria sul sottoscocca accelera notevolmente e si produce il cosiddetto effetto Venturi, che attira ulteriormente l'auto verso la strada e aumenta la deportanza sull'asse anteriore. Il guidatore ne percepisce i vantaggi quando sterza: nelle curve ad alta velocità la Black Series è docile, precisa e ancora più stabile. Soprattutto nelle sterzate rapide e in presenza di elevate accelerazioni trasversali la vettura reagisce con agilità e con un feedback chiaro al volante, rimanendo sempre facilmente governabile. Quando il diffusore frontale si trova in posizione “Race” è possibile incrementare ulteriormente la deportanza sull'asse posteriore grazie alla nuova configurazione dell'alettone posteriore. 

Il cofano motore con due ampie aperture di sfiato migliora la performance aerodinamica 

Un elemento preso direttamente in prestito dal Motorsport è anche il nuovo cofano motore in carbonio con due ampie aperture di sfiato dalla superficie nera in carbonio, che sottraggono dal vano motore l'aria calda proveniente dal pacchetto radiatore in posizione obliqua. Anche questa tecnologia è mutuata direttamente dal Motorsport e incrementa la deportanza complessiva. Contemporaneamente la resistenza aerodinamica diminuisce e il flusso della massa d'aria per il raffreddamento del motore viene ottimizzato. Inoltre l'aria viene convogliata in modo mirato sui montanti anteriori e sui finestrini laterali fino alla coda, dove il nuovo alettone posteriore migliora l'efficienza. 

I “louver” (feritoie per l'aria) integrati senza soluzione di continuità e dotati di cinque lamelle in tinta con la carrozzeria e di aperture di sfiato dietro le ruote nei parafanghi anteriori in carbonio contribuiscono ad aumentare la deportanza sull'asse anteriore, grazie a un'efficace ventilazione dei passaruota. I flussi d'aria sulla vettura sono ottimizzati anche dai nuovi rivestimenti dei longheroni nettamente più grandi e larghi, con elementi in look carbonio nero che davanti e dietro confluiscono in lamelle verticali. Per il raffreddamento dei freni sull'asse posteriore, nei rivestimenti dei longheroni sono integrati canali dell'aria di raffreddamento aggiuntivi. 

Alettone posteriore a due livelli 

La vista posteriore è caratterizzata dalla nuova grembialatura posteriore con ampio diffusore, dalle due mascherine tonde dei doppi terminali di scarico sul lato sinistro e su quello destro, dagli sfiati laterali dei passaruota e dall'innovativo alettone posteriore. Entrambi gli elementi dell'alettone sono in carbonio, regolabili meccanicamente e adattabili alle diverse condizioni del percorso. Il secondo profilo dell'alettone posto più in basso è particolarmente piccolo e stretto, perché sfrutta perfettamente l'aria proveniente dal frontale. Alla consegna entrambi gli elementi dell'alettone sono impostati piatti. I supporti dell'alettone in carbonio verniciato in nero opaco, molto leggeri e tuttavia stabili, sono il risultato di ampie simulazioni e anch'essi concorrono a incrementare l'efficienza aerodinamica. Sono avvitati al portellone posteriore in carbonio, anch'esso nero. 

Un altro dettaglio interessante è il flap mobile dell'elemento superiore dell'alettone. Questo componente aerodinamico attivo viene regolato elettronicamente di 20 gradi in funzione della situazione di guida e del programma AMG DYNAMICS selezionato, influendo sulla dinamica longitudinale e trasversale. In posizione piatta riduce la resistenza aerodinamica per raggiungere più velocemente la velocità massima; in posizione inclinata, invece, il flap migliora il comportamento di frenata e la stabilità in curva attraverso valori di deportanza incrementati sull'asse posteriore. 

Per l'elemento aerodinamico attivo sono state messe a punto diverse strategie di regolazione, in funzione del programma di marcia DYNAMIC SELECT AMG e dei livelli Basic, Advanced, Pro e Master dell'AMG DYNAMICS. In una parte di queste strategie è contenuta anche una funzione di rilevamento della dinamica di marcia: se si registrano manovre dinamiche come frenate, accelerazioni, entrate in curva o sterzate di forte intensità, il flap fuoriesce finché permane tale comportamento. Dopo una breve pausa di tre secondi e mezzo, il flap rientra di nuovo. 

Esempio del livello Master nel programma di marcia RACE: il flap resta estratto in posizione obliqua da 20 km/h a 250 km/h. Da 250 km/h rientra per consentire di raggiungere più rapidamente la velocità massima riducendo la resistenza aerodinamica. Se però il guidatore frena energicamente o si immette in una curva, il flap fuoriesce subito per ottimizzare la frenata e la curva attraverso l'incremento della deportanza e della resistenza aerodinamica. Indipendentemente da questo, il flap può essere comandato manualmente dal guidatore con un apposito pulsante nella consolle centrale.

Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare