Cookie Consent by Free Privacy Policy website Esercitazione in Disaster management, ecco com'è andata a Serre
settembre 18, 2020 - Cervene

Esercitazione in Disaster management, ecco com'è andata a Serre

A Maggio del 2020 è stato avviato il Corso di Perfezionamento in “Disaster Management in Sanità Pubblica voluto e organizzato dal Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, in collaborazione con il Dipartimento di Medicina Veterinaria e Produzioni animali, il #cervene e l’Associazione Nazionale Disaster Management (ASSODIMA).
Il corso a cui si sono iscritti 38 professionisti tra medici, medici veterinari, tecnici delle produzioni animali, ingegneri, infermieri, biologi, e non solo, è la prima attività consequenziale al Protocollo di intesa, firmato a Napoli tra il #cervene il centro di riferimento per la prevenzione e la gestione delle emergenze, l’ASSODIMA e il Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Università degli Studi Federico nel 2019.

Oltre ad attività teoriche il corso ha previsto attività pratiche e così tra l’8 e il 12 settembre 2020 a #serre in provincia di Salerno, si è svolta un’esercitazione pratica all’interno di un’area di accoglienza. Lo scopo è stato quello di creare un percorso formativo degli operatori del soccorso in situazioni emergenziali, puntando l’attenzione sulla sicurezza alimentare in aree di accoglienza, la disinfestazione, la tossinfezione e la gestione di una epidemia all’interno della cosiddetta tendopoli

Durante la giornata di preparazione all’esercitazione svoltasi l’8 settembre, è stata allestita l’area di accoglienza secondo le disposizioni di prevenzione anti COVID 19, grazie ai volontari di protezione civile della Croce Rossa sezione di #serre e al supporto del Comune di #serre, che presto stipuleranno un protocollo di intesa con il #cervene. Nella prima parte della giornata, si è tenuto un corso BLS per il primo soccorso a cui sono seguite dimostrazioni pratiche nell’ambito della preparazione dei pasti e le illustrazioni dei piani comunali di protezione civile.

La pianificazione delle diverse fasi dell’esercitazione

La seconda giornata è stata dedicata ai corsi sulla preparazione di una esercitazione di protezione civile, e alla pianificazione delle diverse fasi dell’esercitazione. Sono stati sviluppati scenari esercitativi e report di valutazione. Interessanti e partecipati anche i momenti di montaggio e smontaggio delle tende e la preparazione dell’intera area di accoglienza con il modulo cucina. Infine nel tardo pomeriggio, spazio all’esperienza dell’Osservatorio sul Doposisma della Fondazione MIdA di Pertosa e Auletta. In occasione del quarantesimo anniversario del terremoto del 1980, l’Osservatorio ha scelto di commemorare quella data con una pubblicazione “Terremoto 20+20. Ricordare per ricostruire”, che raccoglie alcuni degli studi pubblicati negli anni scorsi e, in aggiunta, nuove ricerche e nuove considerazioni che abbracciano vari settori quali la storia, l’antropologia, l’ingegneria, la medicina veterinaria e alcuni reportage giornalistici.

Sicurezza alimentare, disinfestazione, smaltimento carcasse

Da sottolineare che durante l’esercitazione si sono alternati docenti provenienti da tutta Italia ed esperti in esercitazioni e interventi in caso di emergenze. Molte le collaborazioni con le altre regioni. La giornata del 10 settembre è stata dedicata prevalentemente alla gestione della sicurezza alimentare e delle cucine da campo. Le metodologie sono state illustrate dal gruppo del CRIPAT di Napoli. Spazio quindi alle diverse operazioni di disinfestazione dell’area con dimostrazioni pratiche delle strumentazioni utilizzate. Infine, una sezione della giornata è stata dedicata alle modalità di smaltimento delle carcasse di animali in zone colpite da calamità naturali o eventi catastrofici, smaltimento necessario per evitare il diffondersi di infezioni ed epidemie.

La comunicazione in emergenza

In ambito emergenziale fondamentale è il ruolo della comunicazione. L’esercitazione di #serre ha visto diversi momenti dedicati a una materia a volte sconosciuta per molti professionisti. La formazione oltre a momenti di teoria ha visto i corsisti cimentarsi in attività pratiche come la redazione di un comunicato stampa in situazioni di emergenza e la discussione ha preso in considerazione anche l’uso dei nuovi strumenti di comunicazione sul web, nonché le esperienze che si sono succedute durante la pandemia Covid 19. Presentato per l’occasione anche un opuscolo sulla sicurezza alimentare e la gestione degli animali in un’area di accoglienza. Soddisfazione è stata espressa da parte dei corsisti.

La gestione di un focolaio e i piani di spopolamento

Come detto, nel corso delle giornate si sono alternati diversi professionisti del settore, esperti di protezione civile, sindaci, docenti universitari, sia in presenza che con collegamenti da remoto. Particolarmente importante è stata la sezione dedicata alla Gestione di un focolaio di malattie infettive come pure la descrizione dei Piani di spopolamento delle popolazioni in caso di calamità. Infine spazio anche ai sindaci per il ruolo determinante che svolgono nell’ambito della responsabilità di protezione civile e sanitaria.

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