Una ricerca di Skuola.net, effettuata in collaborazione con #wiko, alla vigilia dell’anno scolastico, mostra il rapporto che gli adolescenti di oggi hanno col proprio device
La maggioranza lo usa nelle lezioni insieme ai prof per finalità connesse alla didattica. L’importanza del marchio non influisce sulla scelta del device, ma è bene prestare maggiore attenzione alle impostazioni sulla privacy
Milano, 9 settembre 2019 - Un compagno inseparabile in ogni momento della giornata. Anche quando si tratta di studiare. La Generazione Z, nativa digitale per eccellenza, considera lo #smartphone quasi al pari di un amico, il compagno da portare nello zaino nel ‘back to school’. Ma non per tenerlo sotto il banco: la maggior parte, infatti, lo usa insieme ai professori durante le lezioni. Così, con l’avvicinarsi del nuovo anno scolastico, più di 1 studente su 10 lo inserisce nel tradizionale corredo scolastico. Perlomeno la pensano in questo modo i ragazzi – 12mila studenti tra i 10 e i 20 anni - che hanno partecipato a un’indagine svolta daSkuola.net in collaborazione con il brand franco-cinese di telefonia Wiko, a pochi giorni dalla prima campanella 2019/2020.
Vuoi per necessità legate alla carenza di infrastrutture, vuoi per la diffusione capillare anche tra gli stessi insegnanti, ormai allo #smartphone è stato di fatto concesso lo status di strumento didattico nella pratica quotidiana. Secondo quanto raccontano gli studenti, il 13% di loro ha addirittura un intero corpo docente che, compatto, crede nella bontà del cellulare come supporto alle loro spiegazioni. Un dato che sembra crescere insieme all’età degli studenti. Quelli alle soglie del diploma o appena usciti dalla scuola dell’obbligo, ad esempio, hanno potuto sfruttarlo in maniera più costante: il 20% lo fa o lo ha fatto con tutti i professori.
La maggior parte del campione intervistato – 58%, un dato che per i 18-20enni arriva al 69% – ha trovato sul suo percorso almeno alcuni insegnanti proiettati nel futuro. Solo il 29%, invece, durante l’orario di scuola sinora è stato costretto a tenere il telefono rigorosamente lontano dal banco.
Da notare come, nelle classi più ‘mature’ (grosso modo l’ultimo biennio delle superiori), lo #smartphone sia entrato di diritto nella strumentazione base e nel processo di modernizzazione della didattica: quasi 9 studenti su 10 lo impiegano con almeno un docente. Altrove – medie e primi anni delle superiori – il dato si ferma a un comunque buon 60%. L’uso che se ne fa? Principalmente (51%) per approfondire le lezioni, per prendere appunti e organizzare il lavoro (20%), per usare app durante spiegazioni ed esercizi (19%).
Proprio per ciò anche il telefonino può entrare a far parte del paniere di acquisti da effettuare per il ritorno a scuola. Circa 1 studente su 10, lo considera parte integrante del suo equipaggiamento – assieme a libri, penne e quaderni – e procederà all’acquisto di un device con prestazioni migliori di quello già in possesso(sono soprattutto i ragazzi delle scuole medie, tra i quali il dato sale al 17%).
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