Cookie Consent by Free Privacy Policy website Telematica e “mobilità connessa” entrano in ANIASA
maggio 30, 2019 - Aniasa

Telematica e “mobilità connessa” entrano in ANIASA

L’Associazione dei servizi di mobilità di Confindustria apre le porte ai principali operatori dell’IoT su quattro ruote e rafforza la propria rappresentanza nella mobilità pay per use.

 Milano, maggio 2019 – Il settore della telematica e della mobilità connessa entra ufficialmente in ANIASA, l’Associazione che all’interno di Confindustria rappresenta il settore dei servizi di mobilità.

La nuova sezione “Digital Automotive” si aggiungerà alle quattro già esistenti (noleggio a lungo termine, rent-a-car, vehicle sharing, servizi all’auto) per trovare adeguati strumenti di interlocuzione, analisi e rappresentanza nei confronti dei diversi stakeholder della mobilità e delle istituzioni nazionali e locali.

La decisione è stata annunciata nel corso dell’Assemblea dell’Associazione. 

Soci fondatori della nuova sezione sono alcuni tra i principali protagonisti dell’Intelligence of Things a bordo dell’auto: ACI Infomobility, Alphaevolution Technology (UNIPOL), LoJack, Omoove (Octo), Safo Group, Targa Telematics, Texa, Viasat, Vodafone #automotive.

L’apertura di #aniasa verso le nuove forme di mobilità condivisa e connessa che si stanno rapidamente diffondendo, dichiara Massimiliano Archiapatti, Presidente di #aniasa, “evidenzia il ruolo da protagonista che l’Associazione sta giocando nell’evoluzione in corso dell’offerta e della domanda di mobilità, sempre più propensa al modello ‘pay per use’ e meno vincolata alla proprietà del bene auto. Primo obiettivo dell’Associazione in questo ambito sarà la definizione, attraverso il dialogo con le istituzioni, di un contesto chiaro di regole sulla gestione dei dati condivisi attraverso i dispositivi che mettono in connessione i veicoli".

Secondo uno studio condotto recentemente da #aniasa con la società di consulenza strategica BAIN & Company oggi 1 italiano su 3 guida un’auto connessa, oltre la metà intende dotarsene; il 60% degli automobilisti è disposto a condividere i dati del veicolo (ma non quelli personali del telefono) per servizi che possano aumentare la sicurezza personale e dell’auto, come la localizzazione in caso di emergenza o furto, la diagnostica da remoto e la manutenzione predittiva.

 

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