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ottobre 25, 2018 - Pardo Yachts

I manager Fabio Planamente e Luigi Servidati sono i nuovi soci di maggioranza di Cantiere del Pardo

Con un’operazione di management buyout appena conclusa, #fabioplanamente e #luigiservidati, i due manager storici dell’azienda, sono i nuovi soci di maggioranza di Cantiere del Pardo Spa.

Grazie a un aumento di capitale sociale di 5 milioni di euro, il cantiere potrà continuare a crescere e sviluppare i due brand Grand Soleil Yachts e Pardo Yachts. Questa operazione ha visto come advisor finanziario lo studio LS Roma attraverso il senior partner Riccardo Acernese. Ai vertici della nuova compagine sociale ci saranno #luigiservidati in qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione e #fabioplanamente come Amministratore Delegato. #luigiservidati e #fabioplanamente guidano il cantiere come manager dal 2014, dopo avervi lavorato per diversi anni, il primo dal 2000 e il secondo dal 2009, ricoprendo diverse cariche.

Nel 2014, con l’entrata in società della famiglia Trevisani, #luigiservidati è stato scelto come Direttore Commerciale, responsabile del marketing, delle vendite e dello sviluppo prodotto, mentre #fabioplanamente come General Manager, una scelta che ha riportato il Cantiere del Pardo al ruolo di leader del settore nautico mondiale con un fatturato che quest’anno supererà i 30 milioni di euro. Questo successo è dovuto a scelte imprenditoriali e di mercato corrette come la nascita del nuovo brand a motore Pardo Yachts e, per quanto riguarda le imbarcazioni a vela, della gamma Long Cruise nel 2015 e nel 2018 della nuova Custom Line.

Fabio Planamente e #luigiservidati commentano così l’operazione da poco conclusa: “Volevamo fare un ringraziamento particolare da parte nostra e del Cantiere del Pardo alla famiglia Trevisani per l’impegno profuso nel rilancio della Società e per il sostegno dimostrato dal momento dell’acquisizione, avvenuta nel 2014, fino ad oggi. Gli investimenti e le scelte strategiche fatte permetteranno al Cantiere di raggiungere nuovi obiettivi per essere sempre più un punto di riferimento per il settore a livello nazionale e internazionale”. La famiglia Trevisani e Andrea Amadori hanno conseguentemente ridotto le proprie partecipazioni, mantenendo però la propria presenza nella compagine sociale.