Il Governo riapra il tavolo sulle #zoneeconomichespeciali (ZES) coinvolgendo anche le Zone Franche e lo faccia partendo da quella di Venezia: l’approdo finale della “Nuova Via della Seta”, su cui la Cina ha in programma di investire circa 60 miliardi di dollari e l’hub logistico dell’Italia per l’Oriente e il Nord Europa.
Queste alcune delle richieste della Camera di Commercio di Venezia Rovigo Delta – Lagunare che ha chiesto ufficialmente al Governo di riaprire il Tavolo Interministeriale sull’allargamento della Zona Franca di Marghera e per l’istituzione di una Zona Economica Speciale (ZES) a Venezia, nell’ambito delle politiche di costituzione delle ZES in Italia (per ora previste dal governo nel solo Mezzogiorno).
“La storia recente ci insegna che dobbiamo smettere di concepire le politiche per il Mezzogiorno come slegate dal resto del Paese, occorre cominciare a progettare politiche per il Sistema Italia. Un sistema di #zoneeconomichespeciali (ZES) nei porti del sud Italia è un segnale importante, ma denota una visione miope se non è in grado di operare in sinergia con gli snodi strategici del commercio internazionale italiano come il Porto di Venezia, l’approdo finale della “Nuova Via della Seta”. Queste le parole di Damaso Zanardo, rappresentante di Confindustria presso la Camera di Commercio di Venezia Rovigo Delta – Lagunare, che da tempo si batte per l’istituzione della ZES a Venezia.
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